07/12 - XX GIOCHI OLIMPICI INVERNALI - Torino 2006 PDF Stampa E-mail

Cresce l’emozione e sale l’attesa per la Fiamma Olimpica che da domani giovedì 8 dicembre inizierà da Roma il suo viaggio in Italia. Tutto è pronto nella Capitale per i due giorni di festa che lancerà l’Italia dei Giochi verso Torino 2006: giovedì alle ore 10.00 la fiamma verrà accesa dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e consegnata a Stefano Baldini, capofila dell’esercito dei 10.000 tedofori che in 64 giorni faranno percorrere alla torcia oltre 11.000 chilometri. Miglior primo tedoforo non poteva proprio esserci, visto che Baldini nel 2004 si è laureato campione olimpico nella maratona in un luogo simbolico come il Panathinaikon di Atene. Uno stadio che nel 1896 ospitò i primi Giochi Olimpici dell’era moderna e che ieri ha visto la consegna del sacro fuoco di Olimpia all’Italia, dopo aver attraversato la Grecia dal 27 novembre scorso.

La fiamma olimpica è giunta all’aeroporto di Ciampino nella mattinata di oggi e verrà custodita, presso il Palazzo del Quirinale, fino a domani alle 9.30 quando inizierà la prima cerimonia sul suolo italiano con il simbolo dei Giochi:. Alle 10.00 il presidente Ciampi accenderà la Fiamma Olimpica e 30 minuti dopo Baldini comincerà a correre con la prima fiaccola fino a giungere alle 11.46 in Piazza San Pietro durante l’Angelus per un momento di riflessione. Papa Benedetto XVI impartirà la benedizione alla Fiamma e rivolgerà una preghiera affinché sia rispettata la tregua Olimpica sancita in occasione dei Giochi. A mezzogiorno la corsa dei 366 tedofori della due giorni romana (atleti, personaggi famosi e semplici cittadini) riprenderà per arrivare alle 19.48 in Campidoglio dove Elisa Santoni, ultimo tedoforo della giornata, accenderà il Braciere Olimpico, che ritornerà ad ardere in Italia 46 anni dopo i Giochi di Roma ’60, esattamente nello stesso identico punto dove fu acceso allora.

Venerdì 9 la Fiamma ripartirà alle 10.12 da Genzano, toccherà alcuni comuni limitrofi e rientrerà in Roma da Cinecittà alle 14.40. Altro profondo tour e poi l’evento conclusivo con l’arrivo della staffetta allo Stadio dei Marmi. Si vivrà un altro momento simbolico: la torcia alle 19.30 verrà portata nello stadio da Paolo Di Canio e Francesco Totti, capitani di Lazio e Roma. Un gesto emblematico, che incarna meglio di ogni altro lo Spirito Olimpico e sarà uno dei momenti più emozionanti della grande festa dello sport, dello spettacolo e della musica, durante la quale sono previste performance musicali ed esibizioni sportive di pattinaggio artistico su ghiaccio. Dopo la due giorni romana, la festa si allargherà ai 600 Comuni di tutte le regioni d’Italia fino al 10 febbraio 2006, quando l’ultimo, misterioso, tedoforo accenderà i XX Giochi Invernali.

Il Viaggio della Fiamma Olimpica sul territorio nazionale durerà due mesi e attraverserà tutte le Regioni e tutte le Province d'Italia, oltre diecimila tedofori saranno gli alfieri dello Spirito Olimpico, disegnando con la Fiamma un percorso di undicimila chilometri, il filo rosso della passione che unirà l'Italia.

Personaggi dello sport e dello spettacolo si alterneranno lungo il percorso che porterà a Torino il 10 Febbraio, fra i quali Deborah Compagnoni, Gianni Morandi e Giorgio Armani, anche la Fijlkam fornirà il suo contributo con 5 rappresentanti:

  • Raffaella Carlini del Karate Club Savona.
  • Sara Ferrone, del settore Karate Molise,
  • Antonio Laganà, Presidente del Comitato Regionale Calabria e arbitro internazionale,
  • Giuseppina Macrì, del settore Judo Calabria
  • Vincenzo Scibilia, del settore Lotta Calabria

 

LA FIAMMA OLIMPICA - Il simbolo delle Olimpiadi

La torcia è il simbolo che più di ogni altro riporta le Olimpiadi alla loro origine antica, rievocando la tradizione millenaria della staffetta che portava un segno di pace in tutte le province della Grecia. E proprio dalla celebrazione della dimensione umana dello sport nasce la torcia di Torino 2006.

Due volte la Fiamma Olimpica ha attraversato l'Italia con il suo carico di storia e suggestioni: nel 1956 per le Olimpiadi Invernali di Cortina d'Ampezzo e nel 1960 per le Olimpiadi di Roma. Oggi, 50 anni dopo, si accende la passione per uno straordinario evento che ritorna e si annuncia indimenticabile: il Viaggio della Fiamma Olimpica di Torino 2006.

La Fiamma è l'immagine stessa delle Olimpiadi fin dai tempi dei Giochi dell'antichità quando gli atleti gareggiavano in una staffetta passandosi tra di loro la Torcia. Secondo la mitologia Greca la sacra scintilla del Fuoco fu rubata agli Dei e portata sulla terra da Prometeo per divenire rapidamente il simbolo della ragione, della libertà e della creatività umana.

Nell'era moderna la Fiamma torna ufficialmente ad ardere in uno stadio olimpico nel 1928, quando un dipendente della compagnia elettrica di Amsterdam accende il primo fuoco olimpico nella cosiddetta Torre di Maratona. Nel 1936, per l'edizione dei Giochi di Berlino, rinasce l'idea di una grande staffetta, che per l'occasione si corse da Olimpia alla città tedesca attraverso 7 paesi per un totale di 3050 chilometri. Per 12 giorni e 13 notti furono coinvolti ben 3331 tedofori. Da allora il Percorso della Torcia Olimpica è diventato una tradizione fondamentale di tutte le edizioni dei Giochi.

Il tedoforo è colui che porta la Fiamma Olimpica, il più alto riconosciuto simbolo dei Giochi, ne annuncia il messaggio, ne incarna e diffonde gli ideali: l’unione e la pace tra i popoli, la lealtà, il coraggio, la fratellanza e la solidarietà.

Il design, firmato da Pininfarina, è ispirato al concetto della storica fiaccola in legno con una reinterpetazione in chiave moderna dove è il metallo a prendere idealmente fuoco e a bruciare. In questo senso il fuoco avvolge interamente la sommità della torcia con una straordinaria suggestione. Per ottenere questo effetto è stato messo a punto un sistema combustore inedito ed esclusivo.

Anche la forma è assolutamente innovativa: lo slancio e l'accentuata curvatura del disegno esprimono una continuità naturale tra la mano del tedoforo e la fiamma, come se l'uomo trasferisse direttamente al metallo la luce e il calore.

La torcia di Torino 2006 è uno strumento tecnologicamente molto avanzato che consente alla fiamma di rimanere accesa e visibile nelle condizioni climatiche più estreme. Il guscio esterno è in alluminio, l'equipaggiamento interno in acciaio, rame e tecnopolimeri, mentre la finitura della superficie prevede una verniciatura speciale resistente alle alte temperature.

 

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